Miseria umana
La trama è ben tessuta, l'intreccio è apprezzabile e anche la recita è buona. Ma che brutto oggetto ! Che lurido contenuto!
Qui i poveri sono descritti senza dignità, senza rispettabilità : sono sguaiati, maliziosi, ingannevoli, puzzolenti per scelta ; in altre parole un inno di disprezzo e contrarietà ai non abbienti, e un canto di lode alla rettitudine del benestante.
Il film è tutto un contrasto sulla bellezza del ricco e sulla ripugnanza del povero : villa splendente di pulizia contro laida e ammorbante catapecchia - qui , essere poveri diventa sinonimo di sozzura fisica e morale , essere benestante è, qui, sinonimo di lindezza- piani maligni del povero che sfrutta e candore fiducioso del generoso benestante, menzogna studiata del non abbiente e apertura genuina ingenua dell'abbiente.
Naturalmente le lordure sono tutte dalla parte dell'indigente e l'integrità e la rettitudine sono tutte dalla parte del facoltoso.
Servi disprezzabili e padroni ammirevoli, a questi va il "respect" come dice il miserabile che vive nello scantinato.
Certo che lo scenografo ha una pessima immagine di chi non ha da vivere comodamente e il regista gli dà manforte.
Ed è in buona sostanza una mentalità diffusa in Corea se penso alle rappresentazioni sociali in altri dramma coreani . Mi sembra una società in cui serpeggia la separazione fra caste.
Qui i poveri sono descritti senza dignità, senza rispettabilità : sono sguaiati, maliziosi, ingannevoli, puzzolenti per scelta ; in altre parole un inno di disprezzo e contrarietà ai non abbienti, e un canto di lode alla rettitudine del benestante.
Il film è tutto un contrasto sulla bellezza del ricco e sulla ripugnanza del povero : villa splendente di pulizia contro laida e ammorbante catapecchia - qui , essere poveri diventa sinonimo di sozzura fisica e morale , essere benestante è, qui, sinonimo di lindezza- piani maligni del povero che sfrutta e candore fiducioso del generoso benestante, menzogna studiata del non abbiente e apertura genuina ingenua dell'abbiente.
Naturalmente le lordure sono tutte dalla parte dell'indigente e l'integrità e la rettitudine sono tutte dalla parte del facoltoso.
Servi disprezzabili e padroni ammirevoli, a questi va il "respect" come dice il miserabile che vive nello scantinato.
Certo che lo scenografo ha una pessima immagine di chi non ha da vivere comodamente e il regista gli dà manforte.
Ed è in buona sostanza una mentalità diffusa in Corea se penso alle rappresentazioni sociali in altri dramma coreani . Mi sembra una società in cui serpeggia la separazione fra caste.
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