commedia leggera, briosa, storia sentimentale di due opposti che si attraggono ... buona visione!
L'ho rivisto e mi è piaciuto di nuovo molto, quindi ho cercato di capire che cosa funziona in questa serie, rispetto ad altre che viste una seconda volta, non mi hanno poi convinto così tanto.
A mio parere, il grande punto di forza di questa commedia sono i tempi comici perfetti, soprattutto grazie alla interpretazione di Kim Min Jae e della sua spalla di Park Gyu Young. Entrambi hanno funzionato benissimo insieme.
Ho apprezzato molto il personaggio della segretaria di Jin Moo Hak, la signorina interpretata da Hwang Bo Ra, veramente ben reso dalla sua recitazione, come pure i cuochi che passano da "malavitosi" a simpatici amici del protagonista. Il cattivo è davvero "Machiavellico", ben recitato, senza gigioneria.
La musica e la fotografia sono meravigliose, anche la sceneggiatura che oscilla tra una presa in giro del concetto di arte contemporanea e una benevola presa per i fondelli per i nuovi ricchi self-made-man è davvero ben scritta e ogni tanto ci sono perle si saggezza che possono essere colte; la difesa di un territorio/sito in nome di un ideale/visione e non per potere e denaro; il tener conto che il primo vero impegno è perché cresca l'umanità di chi sia ha intorno, a prescindere dal male che possono aver fatto, dare una chance per ricominciare a chi incontri è il vero primo valore; l'amore non per forza nasce da essere simili, ma spesso dalla capacità di vedere con umorismo e quindi con bontà, la realtà dell'altro.
A mio parere, il grande punto di forza di questa commedia sono i tempi comici perfetti, soprattutto grazie alla interpretazione di Kim Min Jae e della sua spalla di Park Gyu Young. Entrambi hanno funzionato benissimo insieme.
Ho apprezzato molto il personaggio della segretaria di Jin Moo Hak, la signorina interpretata da Hwang Bo Ra, veramente ben reso dalla sua recitazione, come pure i cuochi che passano da "malavitosi" a simpatici amici del protagonista. Il cattivo è davvero "Machiavellico", ben recitato, senza gigioneria.
La musica e la fotografia sono meravigliose, anche la sceneggiatura che oscilla tra una presa in giro del concetto di arte contemporanea e una benevola presa per i fondelli per i nuovi ricchi self-made-man è davvero ben scritta e ogni tanto ci sono perle si saggezza che possono essere colte; la difesa di un territorio/sito in nome di un ideale/visione e non per potere e denaro; il tener conto che il primo vero impegno è perché cresca l'umanità di chi sia ha intorno, a prescindere dal male che possono aver fatto, dare una chance per ricominciare a chi incontri è il vero primo valore; l'amore non per forza nasce da essere simili, ma spesso dalla capacità di vedere con umorismo e quindi con bontà, la realtà dell'altro.
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