A Tale of the Wanderers
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The woman was to stunned to write a review
Ottima storia, certo. Però un casino. Bellissima, quindi consiglio a tutti di guardala (anche solo per il protagonista), ma un po’ un casino, ci sono punti estremamente lenti che portano ad un finale quasi fatto di corsa e un co-finale un po’ aperto (che poi aperto non è, ma non ho voglia di scrivere 500 caratteri su due minuti effettivi di epilogo). Tutto si risolve bene? Forse. Tutto si risolve male? Forse. Certo è che la storia poteva giovare di qualche puntata in più (anche solo due o tre), per creare un flow migliore. Un kudos bello grande lo devo dare ai personaggi secondari (che erano tutti, o quasi ben caratterizzati, anche quelli che alla fine si vedevano per qualche puntata). Tutto ciò per dire che con alcune pecche, è comunque un lavoro molto valido e merita, soprattutto se piace il genereConsiderați utilă această recenzie?
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L’8.5 sulla fiducia
Allora, se cercate un BL questa è il prodotto che fa per voi. In che senso, se cercate un BL… insomma una proposta così generica? Perché questo prodotto non lo consiglierei a chi vuole qualcosa con trame estremamente complesse o qualcosa di leggero… perché è un mix fra le due cose e la riuscita non è stellare, però è carino e le scene smut sono intense, perché il punto forte di questa rappresentazione è la chimica fra i due attori protagonisti. Ecco, per il resto zoppica fra un enemies to lovers e un bad boy slash good boy (che poi, voglio dire, uno dei due protagonisti cambia nel bel mezzo della storia, ma è più come una modifica completa del proprio carattere) che riesce si e anche no. Però è comunque un prodotto abbastanza valido, perché i due hanno la chimica sia per fare il BB/GB sia l’ETL. Detto ciò, addentrandoci un po’ più nella trama possiamo dividere la storia in due: fino al quarto episodio, dove troviamo la trama di BL moderni, con cose losche, droghe e anche la componente smut molto “pesante” (perché quello che fanno all’inizio insomma), e poi se ne va la sua dominatrice, i protagonisti parlano senza urlarmi contro per cinque minuti e ci troviamo in uno dei classici BL vecchio stile, università, interesse amoroso rompiscatole, problemi familiari vari ed eventuali. C’è una dicotomia nella storia molto interessante…? Comunque diciamo che appunto la storia non ha nulla di veramente nuovo da proporre (tranne che finalmente invece che vedere uno studente di ingegneria ne vedo uno di architettura), però (problemi già citati a parte) lo propone abbastanza bene. Kudos anche per gli altri personaggi, quindi le due guardie del corpo, il padre di Yai e sopratutto la madre di Mangkorn (che per quanto mi riguarda è la madre di BL). L’unico vero problema è il tempo: mettono un sacco di carne al fuoco che risolvono si, ma troppo rapidamente, quindi se solo fossero magari state 10 puntate, avremmo potuto avere delle sub plot più costruite. La storia, la consiglio vivamente comunque, anche solo per il fatto che la parte BL (quindi i due protagonisti o e basta in sostanza) è valida. Da qui l’8,5 sulla fiducia, che magari la prossima stagione sia un po’ più studiataConsiderați utilă această recenzie?
La perfezione esiste e si chiama Manners of Death
Titolo pretenzioso? Forse, ma è la verità (poi il RW è basso rispetto al resto ma solo perché una volta scoperti i colpi di scena, che sono ottimi e ben fatti, la serie la si rivede per le scene spicy… che ci piacciono). Tolto l’ingombro del titolo e del RW passiamo a noi: primo la storia. Ci piace (io amo parlare di me al plurale) perché differente dal solito, per me che ero un po’ uscita dal mondo del BL (e ho visto i grandi titoli fino a qualche anno fa), mi spaventava tornarci e trovare sempre i soliti BL ambientatati all’università e con i soliti cliché, che piacciono se stiamo parlando di SOTUS o di altri capostipiti del genere, ma che a lungo andare stancano (e fu così che annuncio che sto guardando la serie Between Us, universitaria fino al midollo) e che (proprio la poca diversità di contenuti) mi aveva fatto uscire un po’ dal giro, ma devo dire che questa storia è promossa, e con flying colours. Niente stereotipi cliché, niente ragazze che si mettono in mezzo… insomma qualche cosa di diverso molto interessante. Poi parliamo dei nostri protagonisti, si può chiedere di meglio di Max e Tul all’apice della loro tensione? No, perché se c’è di meglio ditemelo. Hanno veramente chimica e si vede dalla loro prima interazione nella serie. Chef’s kiss. Per il resto consiglio parecchio di vederla anche solo per appunto la chimica tra i due che è spaziale e per il fatto che la storia (anche se togliessimo i due) sarebbe comunque molto piacevole ed interessanteConsiderați utilă această recenzie?
Vreau Să Fiu Doctor
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Se ci fosse il 9-
Allora, parto con una piccola premessa, io studio medicina, quindi quando vedo cattivi (o chi per essi) che vogliono fare il pizzo sulla sanità (che poi in Corea è pure a pagamento) mi sale l’odio viscerale, ma tutto è bene ciò che finisce bene. Ovviamente finisce bene, che domande. Anyway, la nostra serie ci piace parecchio (amo il plurale maiestatis) perché rapida (infatti è un punto a favore della storia) abbastanza lineare e non troppo complessa. Quello che succede succede perché deve succedere e non si trovano spiacevoli incidenti di percorso. Allora, come si vede dai miei punteggi, alla fine la serie mi è piaciuta, anche la parte che forse ad alcuni ha fatto un po’ cringe (cioè che la loro storia, non d’amore sia chiaro, comincia quando loro erano studente e professore), perché la ho messa in prospettiva come due persone che all’inizio si rispettano e poi il fanno nascere il loro amore. Detto ciò questo può non piacere, però, allora che si eviti il tag “student - teacher relationship”. In tutto ciò mi è comunque un sacco dispiaciuto per il secondo interesse amoroso e ho apprezzato parecchio la second female lead (per la sua storia di crescita)Considerați utilă această recenzie?
Once Upon a Time in Lingjian Mountain
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Non il limone che volevo, ma almeno c’è un limone.
Carino, merita di essere visto. Diciamo che è come se si prendessero tanti stereotipi del genere e si mettessero tutti assieme nella stessa storia (e i protagonisti stessi scherzassero su questo fatto, infatti più volte il protagonista dice “se non io chi, sono per l’appunto il protagonista maschile”) quindi la storia in se ci sta. Molto piacevole (anche se dal mio punto di vista rallenta un pelino a metà per poi tornare a bomba nel finale (che ci piace perché aperto e quindi ben venga la prossima stagione), anche se ahimè ci sono limoni, ma non quelli che volevo. Allora sentite tutti, ho visto The Untamed la bellezza di tre volte (e pure Guardian) e erano tutti sguardi persi, conigli e prese al volo mentre esce sangue dalla bocca, che manco un’ emorragia interna, quindi ben vengano i limoni, solo che i due protagonisti maschili… diciamo che hanno un feeling molto simile ai miei amati WW e LW quindi mi aspettavo che la censura facesse il suo lavoro e restasse anche questa una serie piena di sguardi e basta. E invece no. Abbiamo il limone, non quello che vorremmo (certo, anche se se si leggono i tag si ha tutto spoilerato molto più di quanto non faccia questa recensione), però almeno abbiamo non uno, ma bensì due limoni.Considerați utilă această recenzie?
Bun Venit la Waikiki!
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Friends Coreano
Non sono la prima e probabilmente non sarò l’ultima che fa questo confronto però siamo sinceri è così. anche se questo devo essere sincera è “meno spicy”, ma sono onesta anche qua, a me non frega nulla dello “spicy”. allora la storia è abbastanza prevedibile, come anche le coppie che si vengo a formare e tutta la plotline ruota attorno a questa guest house che non si è ancora ben capito come stia in piedi visto che sembra ci siano ospiti solo ogni tanto e attorno a questi tre inetti che sognano di sfondare nel mondo del cinema, uno come attore, uno come regista e uno come sceneggiatore. a questo cast di inetti si aggiungono le controparti femminili, la sorella del director wannabe (che è una reporter wannabe e che ad un certo punto riesce a diventare una reporter vera e propria), una ex modella, truffata da un tizio e un single mother, con figlioletta appresso. e nulla la storia ruota attorno a questi sei personaggi e attorno alla loro vita quotidiana, con incontri strani, balli con tartarughe e corsi di cucina. insomma chiaramente è fatto per intrattenere e far fare una risata agli spettatori, ma è anche un modo per toccare temi interessanti… con una risata. l’unico mio dubbio è il perché di una seconda stagione, perché questa finisce con questa wired found family che è cresciuta e maturata e che si sta muovendo in maniera preponderante nel mondo… insomma si chiudeva bene, quindi non comprendo perché continuare. bene, vedetevela per farvi una risata, perché meritaConsiderați utilă această recenzie?
Il potere delle parole
L’headline comunque non ci azzecca un tubo, solo che tutta questa serie sarebbe potuta essere risolta confrontandosi e senza fare le cose di nascosto gli uni dagli altri. Infatti merita di essere vista solo per quella coppia che almeno usa le corde vocali che il buon Dio ci ha regalato e si parla prima dell’ultima puntata (che poi sia tipo la terza coppia, quindi abbia uno screentime praticamente inferiore al cane di quell’altro è un altro paio di maniche). Allora, io provo a farmi piacere le capacità attoriali di Zee (e lui in generale), ma non ci riesco. Quest’uomo ha la capacità di farmi appassionare a tutte le coppie possibili tranne che alla sua(infatti non è la prima volta che succede). E voglio dire, la chimica fra i due non manca (e per metà del tempo, quella che non passano a litigare, continuano a ficcarsi la lingua in gola), però il suo personaggio, non solo è un’ irritante bandiera rossa (ma che voglio dire, mi sono piaciute altre bandiere rosse nella vita, Khai è una di queste), ma è proprio irritante di suo: il personaggio di New va diritto con Third e Tian nel gruppo di personaggi che meritano di meglio dalla vita (e dagli autori). E poi ho un commento estemporaneo a tutto che è: se questi trattano il protagonista come un bambino, perché è quello che fanno, madre, nonno, Lian (o come diamine si chiama), perché non dovrebbe avere il diritto di rompere un piatto in testa a Lian e buttare giù il telefono alla madre quando scopre cosa è successo alle azioni di famiglia (che poi non ho capito sta cosa della casa che gli ha lasciato il nonno, se quella casa è sua perché nel testamento del nonno c’è scritto che la lascia a lui, dubito fortemente che la madre possa decidere di cederla a rompiballe così, perché pacchetto completo, quindi che non faccia come se gli facesse un grande favore) e andarsene in Korea a diventare un idol. Poi vabbeh, lo screept secondo me manca un po’ di cazzimma, io personalmente avrei risposto a Lian in maniera molto differente, ecco. Ma quindi se non mi è piaciuto nulla perché la sufficienza? Per poche ragioni: primo tutta la parte dell’università, la ragazza del gruppo mi ricorda Sandee di KissMe uno dei miei drama Thai preferiti (e in generale il gruppo mi ricorda molto la gang di KissMe The Series) e Tutor E Yim i quali assieme mi sono piaciuti moltissimo, soprattutto il personaggio di Yim che ha una caratteristica: mostra la gelosia che prova nei confronti di quello di Tutor. Poi altre cose che mi sono piaciute: Perth, è un bono e adoro quando parla in inglese, quindi la parte sua, magari non è piacevole, ma godibile e la parte musicale devo dire che NON è una di quelle che cringia (non dimenticherò mai quell’obrobrio fatto in Between Us).Nulla, se la vedete, skippate direttamente alle parti di Tutor e Yim, almeno sono carine.
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A Tale of Thousand Stars
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Per me è no. E forse sta volta non è colpa mia.
Fa ridere perché in molte delle recensioni mi ritrovo ad auto darmi la colpa se una serie non mi è piaciuta (o se solo alcune parti non lo hanno fatto), mentre questa volta sono abbastanza sicura che la mia sia un’opinione condivisa, anche se credo pochi lo dicano in giro. Allora allora, la trama è un po’ basic, ma visto alcuni dei titoli a cui ho dato voti ben più alti di questo 6 non mi infastidisce, anzi sono sempre contenta di partire da premesse “basic” per svilupparle in maniera avvincente (per esempio, anche se ho altre riserve su Bad Buddy, la trama anche se un basic retelling di ReG non mi è dispiaciuta, anzi), ma in questo caso per me non è stato così: mi sono sentita poco attaccata ai personaggi, dei quali, onestamente mi interessava poco e niente (per non parlare del genio che dopo poco che gli hanno fatto un trapianto di cuore va in mezzo alla giungla e non impacchetta nemmeno una dose di farmaci anti rigetto abbastanza grande da coprire tutti i tre mesi) e l’unico personaggio di cui ho provato piacere a sentire la storia (e anzi, mi sarebbe piaciuto fosse stata anche approfondita) è Longtae (ma questo credo sia dovuto al fatto che sia interpretato da Khao, una dei miei bias delle “nuova generazione”). Il mio problema con questa storia è l’ipocrisia regalataci dai personaggi, sia (anche se in minore considerazione) degli abitanti del villaggio, che (soprattutto) dei quattro ranger, primo fra tutti il capo. Allora, ho un rapporto un po’ controverso con i personaggi interpretati da Earth, però questo è proprio di coccio: è una pessima persona (personaggio), un ipocrita e per un buon 95% del tempo non sa chiedere scusa. Bene, il personaggio di Mix, che ok, non è un santo nemmeno lui, merita di meglio, perché almeno lui ha una profondità di personaggio tale da sapere quando chiedere scusa. E poi, tutto dimenticato (come sempre in due degli ultimi tre BL che ho recensito) perché… “ma l’ultima scena è così carina…” ecco no. Quindi per me questo è stato un grande no (la sufficienza è regalata alle performance di Khao e di Mix, perché sono state, almeno quella di Mix, quella di Khao è più per una preferenza per l’attore anche se è stato capace di farmi affezionare al personaggio con poco, è tanta roba, se si conta il fatto che fosse la sua prima prova attoriale. Ecco la sua interpretazione merita)Considerați utilă această recenzie?
se tuti gli adattamenti fossero così, ne vedrei di più
parto col dire una cosa importante, per anni sono stata ossessionata con One Piece, tanto che ho un’estesa conoscienza di tutto ciò che avviene fino all’isola degli uomini pesce, poi la vita si è messa in mezzo e sto con ansia aspettando che finisca il manga per poter fare una lettura di tutto, quindi so One Piece e la saga dell’East Blue è fra parentesi una delle mie preferite in quanto è veramente una parte importante per la crescita della storia, quindi immaginatevi lo shock quando ho scoperto che avrebbero fatto un adattamento. però boy se mi sbagliavo, ho trovato tutto, per quanto mi riguarda, perfetto: la cura nei dettagli è massima, dai lumacofoni ai vestiti, per passare all’architettura che mi ricordava esattamente quella che si vedeva nei fumetti prima e poi nell’anime. insomma la cura nei particolari c’è (e credo che qualsiasi fan si possa immaginare nei luoghi che hanno preso vita con questa adattazione) e il cast: mamma mia che roba. piccola parentesi che ho dato solo 9,5 all’acting perché ci sono delle scene dove c’è dell’overacting che come dire sembra stornare, io credo servisse a creare quei momenti dove nell’anime/manga sembra che i personaggi urlino, però ovviamente con delle persone vere sembra strano, chiusa parentesi. ho amato il cast, l’attore che ha interpretato Rufy gli ha dato la sua energia e il suo sorriso, ma anche i momenti più riflessivi come quando Zoro è stato affettato. per non parlare dell’attore che interpreta Zoro, che gli ha regalato quell’aria mistica e un po’ assente che aveva all’inizio della storia, Sanji, like hello, primo tutti ci siamo fermati un momento a vedere bene la scena di quando recupera Rufy in mare (non mentite lo abbiamo fatto tutti) e poi aveva lo charm di Sanji, veramente. l’attore che ha interpretato Usop mi ha presentato sul grande schermo le sue storie - bugie, ma anche il suo coraggio. e poi Nami, all’inizio ero scettica perché mi sembrava troppo rigida, poi però ho detto “aspetta a fare commenti, guarda se cambia dopo arlong park” ed effettivamente così è successo, quindi ho visto una scelta anche in questo che mi è piaciuta. e poi mi sono piaciuti tutti: Kobi, Garp, Hermeppo, Kaya… insomma tutti (per non parlare di Shanks). veramente forse c’è qualcosa che andrebbe criticato, ma che lo faccia qualcun altro, per due motivi: primo, vorrei che con questa recensione i fan più hardcore, quelli che quando hanno sentito “live action di one piece” hanno avuto una sincope, si possano ricredere, perché merita, se potessi eliminare tutti i live action e tenerne solo uno, questo terrei, perché è one piece. e seconda ragione, ben più becera, non voglio “rovinarmi” la visione di un prodotto che ho amato solo per cercare dei difetti. ultimo commento più o meno serio, mi è piaciuto anche il lavoro che hanno fatto con la trama, tagliando parti relativamente prolisse (non che siano prolisse, solo che come potete ben immaginare gli episodi solo più di 1000, quindi alcune parti potrebbero essere ridotte), ma lasciando le parti importanti, per esempio le back stories dei protagonisti. ho apprezzato che abbiano usato Garp, Kobi ed Hermeppo come marine che sono costantemente alla ricerca di Rufy, per avere un po’ di continuità anche in quel punto e che abbiano reso Arlong un po’ il mega cattivo di stagione. poi hanno fatto i gabbiani porta lettere e i lumacofoni. e nulla, guardatela. non vedo l’ora di vedere la prossima stagione. (ah, e poi, trovarlo un cast che è preparato sui personaggi e sulla storia originale come lo è questo, si Percy Jackson, sto parlando proprio di te)Considerați utilă această recenzie?
Dragoste din Stele
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Non mi è piaciuta, ma credo sia un mio problema
Partendo dall’ headline, mi spiego. La serie non mi è piaciuta per nulla (anche se devo dire che le premesse mi interessavano parecchio, diciamo la trama) e andando avanti con gli episodi ho fatto sempre più fatica fino a finirla con la forza. Insomma, questa serie non ha fatto per me, però credo che sia un mio problema. Credo di aver visto troppi Drama dove gli adulti suoi compartano da adulti e i bambini da bambini… infatti in questa serie mi sono piaciuti due personaggi: il cattivo (che con un cattivo non è mai difficile lavorare, basta sembrare cattivo) e l’avvocato/father figure del protagonista, perché gli unici che entro un certo limite si comportano come degli adulti invece che fare gli idioti. Tutti gli altri, dal primo all’ultimo, sono dei bambini nel corpo degli adulti: la protagonista è uno dei personaggi più irritanti e maleducati che io abbia mai avuto il piacere (o dispiacere) di incontrare, lui mi dava vibes scomode (come se fosse qui e non ci fosse), che hanno senso visto la storia, ma non mi ha mai dato altro, solo questa strana sensazione di vole prendere la prima astronave che passava e fare l’auto stop intergalattico fino al proprio pianeta (cosa che a posteriori avrei fatto subito e non dopo 400 dal mio arrivo sulla terra, anche lì, poi, mi vuoi dire che nessuno della gang di alieni che è venuta con lui sulla terra ha controllato se sull’’astronave ci fossero tutti?). Per non parlare dell’amico che non sa prendere un no come risposta e che spara cavolate (per non usare un termine un po’ più gergale) ogni volta che apre la bocca. Ah, per arrivare poi al personaggio più irritante di tutti, la migliore amica (che non è la migliore amica): una ***** (devo mettere degli asterischi perché l’unica parola che sta bene non la posso usare) che si lamenta di essere sempre nell’ombra di quell’altra, ma che non fa mai nulla per uscire dalla sua ombra, se non sperare che all’altra succeda qualcosa. E poi fa pure la vittima. Ecco in generale questi sono i personaggi che detesto di più nelle serie. Detto ciò vi auguro che vi possa piace, a me non è successo, ma credo di essere io il problemaConsiderați utilă această recenzie?